Provenienza
Germania
Ingredienti per 6 porzioni
Ingredienti per la torta:
Burro gr 75
Cioccolato fondente gr 140
Farina 0 gr 100
Lievito in polvere gr 16
Maizena gr 50
Zucchero gr 180
Uova n. 6
Ingredienti per lo sciroppo:
Zucchero gr 500
Acqua gr 500
Kirsch q.b.
Ingredienti per la crema:
Burro gr 175
Zucchero gr 150
Tuorli n. 4
Kirsch n. 2 cucchiai
Ingredienti per la guarnizione:
Burro gr 175
Zucchero gr 150
Tuorli n. 4
Kirsch n. 2 cucchiai
Procedimento
Per la torta Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria, aggiungete il burro; fatelo sciogliere. Montate i tuorli d’uovo con metà dello zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, incorporate il cioccolato. Montate a neve gli albumi
con il restante zucchero e successivamente incorporateli al composto. Mescolando dal basso verso l’alto, aggiungete poco per volta la farina, la maizena e il lievito setacciati. Imburrate ed infarinate una tortiera e versate il composto. Infornate in forno già caldo a 180°C per 45 minuti circa. Estraetela dal forno, lasciatela raffreddare e tagliatela ricavando 3 dischi.
Per lo sciroppo Portate ad ebollizione l’acqua e lo zucchero per 5 minuti. Quando si raffredda incorporate il kirsch.
Per la crema Sbattete lo zucchero ed il burro, aggiungete i tuorli d’uovo, montate fino ad ottenere un composto spumoso. Versate il kirsch.
Spennellate i 3 dischi di torta con lo sciroppo. Livellate con una spatola una parte di crema, aggiungete le amarene e ricoprite con il secondo disco. Procedete con tutti e tre i dischi. Montate la panna con lo zucchero velo. Coprite i lati e la superficie con la panna montata. Guarnite la torta con le rimanenti amarene e riccioli di cioccolato fondente.
Torta della foresta nera con Piemonte Moscato passito
Si tratta di un dolce dal profilo organolettico molto articolato e per cui impegnativo alla scelta delle possibilità di abbinamento. Il cioccolato fondente e il distillato di ciliegie pongono dettagli precisi. In primo luogo è indispensabile avere nel vino abbondante ma equilibrata componente zuccherina, che dovrà trovare accordo con la dolcezza ed allo stesso tempo tendenza amarognola del cioccolato fondente; successivamente si porrà di fronte la succulenza della torta, che in questa occasione ha un origine soprattutto aromatica ed attribuibile al connubio “cioccolato fondente-Kirsch”; qui dovrà essere la componente pseudo-calorica fornita dall’alcol a farsene carico, al fine di porsi in armonia. Appare evidente che anche la grassezza avrà il suo apporto caratterizzante; qui il vino potrà contare non tanto sulla freschezza da acidità ma sulla costituente sapida. Arrivati a questo punto il profilo del vino è sufficientemente chiaro, ad esprimersi fin qui può arrivare solo un Piemonte Moscato passito. E se avrà qualche anno di invecchiamento potrà garantire anche pari opportunità di persistenza olfattiva ed allo stesso tempo, conferire quell’ imprescindibile sapidità, di cui si accennava poc’anzi a proposito della grassezza della torta.