Provenienza
Regno Unito
Ingredienti per 6/8 porzioni
Ingredienti:
Savoiardi o fette di Pan di Spagna n. 16
Amaretti n. 16
Sherry dolce ml 150
Panna ml 300
Zucchero a velo gr 15
Mandorle tostate e a scaglie gr 30
Ingredienti per la gelatina di frutta
Misto di fragole e lamponi gr 500
Zucchero semolato gr 175
Acqua ml 250
Spremuta d’arancia fresca ml 300
Gelatina n. 3 fogli
Ingredienti per la crema pasticcera
Panna da montare ml 200
Latte ml 200
Baccello di vaniglia aperto per il lungo n. 1
Tuorli d’uovo n. 3
Uovo intero n.1
Zucchero semolato gr 45
Procedimento
Sistemate i savoiardi e gli amaretti in una pirofila. Bagnate con lo sherry e lasciateli a macerare.
Per la gelatina di frutta Mettete da parte 12 piccole fragole e 12 lamponi. Mettete a bollire la frutta con zucchero in acqua e succo d’arancia, lasciate cuocere lentamente per circa 10 minuti. Passate il composto in un settaccio, estraetene tutto il succo possibile. Riponete il succo nella pentola. Aggiungete i fogli di gelatina, precedentemente ammollati in acqua fredda e strizzati, al succo di frutta tiepida, rimestate e fateli sciogliere completamente. Aggiungete le restanti fragole e lamponi. Versate il composto sopra i savoiardi e amaretti macerati e ponetelo nel frigorifero per rassodare.
Per la crema pasticcera Mettete la panna, il latte e il baccello di vaniglia in una pentola, portare ad ebollizione. Rimuovete dal fuoco. Sbattete i tuorli d’uovo in una ciotola con lo zucchero. Togliete la vaniglia, versate il composto lentamente nel latte e mescolate. Cuocete il latte a calore moderato rimestando costantemente fino a cottura. Lasciate raffreddare. Quando la crema è fredda versatela sopra la gelatina e lasciate che si raffreddi. Montate la panna con lo zucchero a velo. Disponetela sopra la crema pasticcera e decorate a piacere con le mandorle tostate.
Zuppa tradizionale Inglese con Moscato d'Asti
Dolcezza, grassezza, l’alcol dello Sherry e la persistenza olfattiva, rendono un “quadro” organolettico ampio e composito. La natura di alcuni elementi fa che siano più determinanti di altri, quindi fondamentali scegliendo il vino. Si tratta della dolcezza e della grassezza. Essenziale cogliere nel Moscato d’Asti vera e propria dolcezza, in concordanza con l’equivalente sensazione della Zuppa tradizionale Inglese. Deve rimanere poi integra la capacità dell’anidride carbonica di dare la “pulizia” tattile, impegno scaturito dalla presenza della crema pasticciera. Assolte queste funzioni, si valuta l’olfatto degli elementi. Molti ingredienti conferiscono profumo intenso e di conseguenza la scelta del Moscato d’Asti migliore ricade in quel contesto territoriale che “produce i vini dagli aromi” più vigorosi. Le escursioni termiche quotidiane danno ricchezza aromatica e tali condizioni si verificano nei vigneti delle colline di Moncucco e di San Maurizio a Santo Stefano Belbo; nelle vigne che arrivano ai 500 mt di Castiglione Tinella e continuando verso nord, simili risultati si trovano nei vigneti che dalla parte bassa di Boglietto di Costigliole, s’inerpicano fino agli appezzamenti di Bionzo nello stesso comprensorio comunale.