Frustingo Marchigiano

Provenienza
Marche

Ingredienti per 4 porzioni
Fichi secchi gr 750
Farina di tritello gr 100
Cacao grattugiato gr 90
Miele liquido gr 90
Gherigli di noce gr80
Mandorle gr 75
Zucchero semolato gr 75
Uvetta gr 75
Cedro candito gr 50
Pane grattugiato gr 50
Olio extravergine d’oliva gr 140
Noce moscata q.b.
Cannella in polvere q.b.
Mosto cotto q.b.
Limone o arancia n 1

Procedimento
Mettete a bagno i fichi in acqua tiepida per una notte, dopo di che lavateli e fateli bollire sino a quando risultino morbidi. Scolateli, asciugateli e tritateli a pezzi grossi, metteteli in una terrina, unite l’uvetta che avete precedentemente ammorbidito in acqua tiepida, aggiungete il miele, lo zucchero e il cedro tritato.
Scottate in acqua bollente le mandorle e i gherigli di noce, pelateli. Disponete le mandorle su una placca, fatele tostare in forno e spezzettatele. Spezzettate anche i gherigli di noce e unite il tutto agli altri ingredienti. Aggiungete il cioccolato, la farina di tritello e il pane: insaporite il composto con profumo di noce moscata, un pizzico di cannella e la scorza grattugiata di limone o di arancia. Impastate unendo 125 gr di olio extravergine d’oliva e tanto mosto quanto ne occorre per ottenere un composto di giusta consistenza.
Amalgamate gli ingredienti, versateli in una tortiera bene oliata in precedenza, ponete il recipiente in forno caldo (a 160°C) e cuocete il frustingolo sino a quando sarà diventato di un bel colore bruno-dorato.
Servitelo freddo.

Frustingolo Marchigiano con il Passito aromatico di Moscato
È un dolce dalle origini antichissime: pare fosse già conosciuto dagli etruschi e venne poi chiamato dai romani “panis picentinus”. La frutta secca ed in guscio costituiscono la “base” degli ingredienti, per cui fichi secchi, uvetta sultanina, miele e mosto cotto (sapa in marchigiano) assicurano un ricco contributo zuccherino, mandorle tostate e noci stimolano piacevole succulenza, mentre l’elegante parte olfattiva è demandata all’uso del cedro candito, al cioccolato ed all’olio extravergine d’oliva, impiegato nel lungo lavoro di amalgama dei numerosi ingredienti. La ricchezza e complessità gusto-tattile, nonché la lunga persistenza olfattiva del Frustingolo marchigiano impongono una scelta quasi obbligata verso un Passito aromatico di moscato. Questo sarà in grado, con il suo equilibrio morbido zuccherino, di porsi in armonia con l’equivalente sensazione del Frustingolo, la parte alcolica avrà modo di confrontare la ricca succulenza mentre la persistenza dei profumi sarà di pari intensità scegliendo i passiti prodotti nelle vigne di Loazzolo, Mango, Neviglie, Cassinasco e negli altri comuni dalle maturazioni tardive.