Provenienza
Umbria
Ingredienti per 4 porzioni
Farina bianca gr 250
Zucchero semolato gr 90
Burro gr 75
Uvetta sultanina gr 50
Canditi (arancia, cedro) gr 25
Semi di anice q.b.
Tuorli d’uovo n 2
Albumi n 2
Latte gr 100
Procedimento
Scaldate il latte e sciogliete all’interno 50 gr di burro.
Mettete a bagno in acqua tiepida l’uvetta.
Sbattete un tuorlo con lo zucchero; montate a neve gli albumi e uniteli al tuorlo. Disponete a fontana la farina e nel mezzo versate il composto di uova, aggiungete il latte nel quale è stato sciolto il burro, l’uvetta ben strizzata, i canditi tagliati a piccoli pezzettini, i semi d’anice ed amalgamate il tutto. Lavorate la pasta, che dovrà risultare soffice e leggera.
Con il rimanente burro imburrate uno stampo da ciambella.
Sistemate la pasta nello stampo, spennellate la superficie del dolce con il tuorlo tenuto da parte. Cuocete il “Torcolo” a 180° per circa 30 minuti.
Torcolo Perugino con il Moscato d'Asti
Dolce tipico di Perugia, detto anche “Torcolo di San Costanzo”, viene preparato in occasione della festa patronale della città, alla fine di gennaio.
Il Moscato d’Asti dell’ultima vendemmia quindi, “fresco” nel gusto e “fragrante” al naso, con la sua morbida sensazione di dolcezza, supportata da una moderata componente alcolica, crea le condizioni ottimali per un abbinamento organoletticamente appagante. È la morbida consistenza del dolce infatti il primo elemento a creare un ottimo legame con il vino, grazie ad una succulenza contenuta che non richiede mai al vino l’impressione del “calore alcolico”. È infine sulla via dell’olfatto che la proposta si fa convincente: cedro ed arancia candita, uvetta sultanina ed alcuni semi di anice, sono tutti elementi che apportano una intensa fragranza al Torcolo perugino, con una durata olfattiva (persistenza) di medio termine. In queste “dimensioni” si presentano i Moscato d’Asti prodotti nell’area che trae caratteri dalla confinante Langa, quindi quelli di Santo Stefano Belbo, con nelle vigne di Moncucco, San Maurizio e Valdivilla, quelli di Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Camo, fino ad arrivare a Mango.