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Castello di Mango

Venne edificato dopo che nel 1275 l'esercito astigiano rase al suolo i castelli di Frave, Vaglio, Vene e il villaggio di Lanlonzo, per ritorsione nei confronti di Alba che la domenica delle Palme 24 marzo 1274 lo aveva umiliato battendolo in campo aperto a Cossano Belbo. Di quell’antico episodio resta memoria nello stemma comunale che indica tre torri a emblema del passato. Il nome di Frave compare in parecchi documenti medievali con la forma Fravega, Fauriis, Fabreis, Fabricas, Fraeis ed era una località importante perché sotto le mura e le torri del maniero passava la via "Magistra Langarum", che da Alba, toccando Trezzo, Frave, Rocchetta Belbo, per Castino, Cortemilia, Scaletta e Cairo conduceva alla riviera. E forse era l'antica strada romana che da Finale saliva fino alla curia di Orco e di Mallare, quindi a Scaletta e di qui proseguiva per Spigno o per Cortemilia fino a Frave e Alba. Un raccordo che ha lasciato traccia nella gastronomia locale: dai vigneti della Langa partivano uve e vini, dalla Riviera arrivavano il pesce, il sale e l'olio. Anche per questo l'Enoteca Regionale del moscato di Mango, con sede nel castello, attraverso lo sviluppo del progetto territoriale basato sul mito del "cavaliere d'aleramo", ha un gemellaggio con la Liguria di Ponente, in particolare con i prodotti dell'entroterra e di Dolceacqua, patria dei vigneti collinari, finalizzato al collegamento e alla promozione di tre prodotti tipici: il moscato, la nocciola e l'ulivo. L'attuale castello di Mango sorge dalle fondamenta di un fortilizio costruito con funzioni eminentemente strategiche sul finire del secolo XIII, con tutte le connotazioni tipiche del periodo: camminamenti segreti che sbucavano in aperta campagna, prigioni, luoghi di tortura, pozzi dove far sparire avversari irriducibili e pericolosi. Il palazzo è oggi il fiore all’occhiello di Mango, dopo essere stato per secoli residenza estiva dei marchesi di Busca che lo vollero sontuosamente arredato e con il primato di un giardino celebrato per le piante ornamentali e le colture floreali. Al suo interno oggi è ospitata al piano terra l’Enoteca Regionale del Moscato d’Asti, degli spumanti del Piemonte e dei Dolcetti di Mango.


Curiosità
Mango è noto per i matrimoni misti fra contadini del luogo e ragazze meridionali salite al nord a rivitalizzare l’agricoltura. Sull’onda di questo fenomeno (che ha ispirato le maschere carnevalesche di Stangon, archetipo del giovanotto indigeno aitante e di rozze maniere, e di Concetta, la sposa venuta dal sud), negli anni Sessanta la Pro Loco rilanciò la tradizionale figura del sensale di matrimoni costituendo un’associazione di bacialé.
Categorie
Percorsi storici
Indirizzo
Piazza XX Settembre 19
12056 Mango (CN)
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