E’ ciò che rimane dell’antico castello, saccheggiato e dato alle fiamme dalle truppe franco sabaude, nel 1615, durante la guerra per la successione del Monferrato.
Un tempo il castello di Cassinasco con la sua torre doveva avere estrema importanza strategica in quanto dominava la via che dalla valle del Belbo immetteva in quella della Bormida; qui si dipartivano i bivi delle piste medioevali di collegamento con Rocchetta Palafea, Loazzolo, Bubbio e Canelli, il cui tracciato è in gran parte ricalcato dalle strade odierne.
La torre si presume sia stata eretta in epoca bizantina – longobarda, come altre presenti nella zona. Presenta pianta quadrata come quella di Cavatore, Terzo e olmo Gentile con una struttura molto massiccia, alta e con una pregevole pietra squadrata.
Sul lato nord e sud sono presenti tracce di costruzioni addossate e ammorsate nella struttura, segno evidente della simultanea realizzazione, si può ipotizzare, di una piccola edificazione a castello.
La torre medioevale recentemente restaurata e dotata di scala interna con ballatoio a circa 20 metri di altezza (con visita sempre possibile). con importanti opere di ingegneria naturalistica è stato predisposto un belvedere dal quale si possono ammirare la cerchia delle Alpi con il Monviso isolato sullo sfondo, e più ravvicinate le valli Belbo e Bormida.